
L’imprenditorialità è uno straordinario attivatore di processi di cambiamento di carattere sociale, economico, tecnologico, che trasforma le insoddisfazioni e le problematiche della vita in opportunità da cogliere con creatività, tempismo e rigore manageriale.
Ai capitani d’industria dei giorni d’oggi si prospettano sfide grandi ed ambiziose da cui dipende il destino dell’umanità; in particolare, le iniziative imprenditoriali che si caratterizzano per l’elevato contenuto di innovazione tecnologica, costruiscono le proprie strategie competitive sulla valorizzazione degli avanzamenti nella frontiera della conoscenza.
In questo scenario accade sovente che gruppi di ricercatori, spesso di provenienza universitaria (fenomeno particolarmente diffuso negli Stati Uniti d’America), decidano di intraprendere un percorso di sviluppo commerciale dei risultati del proprio lavoro, avviando iniziative aziendali note come Spin-Off. In questo modo si investono preziose energie in processi finalizzati a sviluppare ulteriormente la conoscenza e a cercare mercati interessati ad utilizzarla e a pagarla, generando un circuito virtuoso di risorse e di benefici individuali e collettivi.
Seppure avvantaggiati dalla padronanza assoluta del vantaggio competitivo tecnologico, gli imprenditori provenienti dal mondo del sapere scientifico devono però misurarsi con la complessità tecnica della gestione aziendale, cui si può fare fronte intessendo speciali accordi con professionisti e imprese in grado di apportare conoscenze e competenze nelle aree del marketing, della produzione e del controllo economico-finanziario. Per tale ragione è essenziale promuovere il confronto e le sinergie sulle opportunità derivanti dalla gestione di iniziative finalizzate a valorizzare l’imprenditorialità ad elevato contenuto di innovazione tecnologica, cui possa associarsi il necessario contributo di esperienza di operatori dell’impresa e delle istituzioni coinvolti nella ricerca di soluzioni utili a favorire lo sviluppo e il consolidamento di queste speciali iniziative.
Si creerebbe in questo modo un “laboratorio” sperimentale di idee e progetti innovativi, concretamente attivabili per liberare e sviluppare lo straordinario potenziale di Technology Venturing racchiuso nei saperi avanzati di “produzione” universitaria.
Elenco degli Spin Off avviati dall'Università degli Studi di Napoli Federico II dal 2005
Archivio modulistica
Raccolta delle principali normative
Sì, la qualifica di Spin Off dell’Università può essere attribuita ad una società già costituita qualora sussistano tutte le condizioni previste dal regolamento di Ateneo e dalla normativa vigente. Tale riconoscimento può essere attribuito entro quattro anni dalla costituzione della società.
I docenti, ricercatori, dottorandi di ricerca e/o titolari di assegni di ricerca elaborano la proposta di costituzione/riconoscimento della qualifica di Spin Off, secondo i form presenti sul sito in cui illustrano l’iniziativa imprenditoriale, completa di quanto richiesto dal Regolamento di Ateneo (art.4).
Una volta completata l’elaborazione, la proposta viene presentata al Consiglio del Dipartimento di afferenza di ciascun proponente che si esprime sulla validità tecnico/scientifica della proposta e sull’eventuale disponibilità ad ospitare l’iniziativa.
Inoltre, per ciascun professore e/o ricercatore coinvolto, in base a quanto dichiarato dagli stessi, il Direttore del Dipartimento di afferenza è chiamato a rilasciare il nulla osta allo svolgimento di attività a favore della società, valutata la compatibilità tra lo svolgimento di detta attività e le funzioni didattiche e di ricerca.
Il/I Dipartimento/i di afferenza del/i proponente/i, acquisita tutta la documentazione, provvede a trasmettere, tramite protocollo informatico, la proposta di costituzione/riconoscimento della qualifica di Spin Off all’Ufficio Terza Missione e Trasferimento Tecnologico di Ateneo che, valutata la completezza della stessa, la trasmette al Comitato Tecnico Spin Off. Successivamente il/i proponente/i viene\vengono invitati ad illustrare la proposta, mediante presentazione in PowerPoint , nella prima riunione utile della Commissione Spin Off. Le proposte vengono valutate sulla base delle informazioni fornite dai proponenti attraverso la compilazione dei form. Nella valutazione sono considerati gli elementi indicati al c.10 dell’art. 6 del Regolamento di Ateneo.
In caso di parere positivo del Comitato Tecnico, l’Ufficio Terza Missione e Trasferimento Tecnologico sottopone la proposta, corredata dal parere della Commissione, al Consiglio di Amministrazione dell’Università per l’approvazione. Il Consiglio di Amministrazione delibera previo parere favorevole del Senato Accademico.
Ricevuta la delibera degli Organi Collegiali, l’Ufficio Terza Missione e Trasferimento Tecnologico invia una formale comunicazione al/ai proponente/i di autorizzazione alla costituzione o di riconoscimento della qualifica di Spin Off di Ateneo.
Per informazioni e supporto durante l’iter di presentazione della proposta, è possibile rivolgersi all’Ufficio Terza Missione e Trasferimento Tecnologico, inviando una e-mail a uff.trasferimentotecnologico@unina.it
Ai sensi del Regolamento per la costituzione di Spin Off e la partecipazione del personale universitario:
1) per consentire al Comitato Tecnico di effettuare una ricognizione annuale delle attività degli Spin Off attivati e riferire in merito al Consiglio di Amministrazione dell’Università almeno una volta l’anno, i legali rappresentanti degli Spin-off partecipati e non partecipati devono trasmettere annualmente al Comitato Spin off, entro 30 giorni dalla approvazione del bilancio da parte dell’assemblea dei soci:
LA VIOLAZIONE DI TALI OBBLIGHI PUÒ COMPORTARE LA REVOCA DELLA QUALIFICA DI SPIN OFF.
2) I dipendenti universitari che hanno assunto nello Spin-off cariche sociali, gratuite o retribuite, devono trasmettere la relazione di cui sopra al proprio Dipartimento, o struttura di afferenza per il personale tecnico-amministrativo, al fine di acquisire la dichiarazione di inesistenza del conflitto d’interessi fra il prodotto/processo/servizio obiettivo dello Spin off e l’attività propria del Dipartimento relativa sia alla formazione, sia alla ricerca, sia alla consulenza anche in conto terzi. Tale dichiarazione deve essere poi trasmessa alla Commissione Tecnica Spin Off per la funzione di monitoraggio di cui al c. 9, lett. e) e g) dell’art.6 del Regolamento.
3) Al fine di consentire al Direttore del Dipartimento di afferenza del socio dello spin-off di vigilare sul rispetto della compatibilità tra lo svolgimento dell’attività a favore dello spin-off e le funzioni didattiche, di ricerca e istituzionali, al termine di ogni anno i docenti e ricercatori soci dello spin-off devono fornire allo stesso un rapporto esaustivo sulle attività svolte nell’anno a favore dello spin-off.
4) Al termine di ciascun esercizio sociale, nel rispetto della normativa sull’anagrafe delle prestazioni e sugli incarichi del personale docente, il personale strutturato che partecipi a qualunque titolo allo Spin off deve comunicare all’Università i dividendi, i compensi, le remunerazioni ed i benefici a qualunque titolo percepiti dalla società.